E venne Il giorno del giudizio
Il Libro
L’autore di questi racconti è un personaggio vissuto nel secolo scorso. Di lui non siamo però riusciti a trovare alcuna notizia. Abbiamo solo un manoscritto in lingua italiana ritrovato negli archivi del convento dei Frati Cappuccini di Trabzon (Trebisonda) in Turchia, forse lasciato là come ricordo dei suoi anni di soggiorno in Oriente. Poichè il convento di Trabzon in quel tempo era affidato ai Cappuccini dell’Emilia, qualcuno ipotizza che fosse un frate emiliano. In realtà, durante la sua permanenza nei conventi, egli si mostrava estraneo a quel mondo. Per questo i più pensano che non fosse un frate. Era forse un laico, un lavoratore italiano, o un devoto che frequentava i nostri conventi e che è scomparso nel nulla, come dal nulla era arrivato. Sicuramente era uno che si dilettava a scrivere racconti come, a volte, altri scrivono poesie, e poi le lasciano in un cassetto. Con questa finzione letteraria aggiungiamo questo 3° volume ai due precedenti già pubblicati e che hanno avuto un buon successo, sopratutto tra persone che hanno visitato la Turchia e si sono innamorate del suo ambiente, della sua cultura, del suo fascino orientale discreto e ambiguo nello stesso tempo.
Il sì non è mai un sì pieno così come il no non è mai una negazione definitiva. Un’ambiguità a cui Dio stesso, Verità eterna e assoluta, deve sottostare: perché dal momento che usa uomini e parole umane per rivelarsi, deve accettare la legge dell’ambiguità umana. Per la quale i santi a volte dicono cose sbagliate (o sono interpretati in modo sbagliato) e i peccatori cose vere e buone… E le sue parole, che emanano energia vitale di amore e grazia, a volte provocano morte e odio e, viceversa, in certi drammi di distruzione e atrocità fanno sbocciare episodi di amore e santità. E’ la realtà dell’ambiguità umana in cui Dio “si incarna”, per essere Luce “per tutti gli uomini di buona volontà”. In questi racconti, presi dal solito manoscritto, appare più chiaramente tale ambiguità. Ma l’occhio del Vecchio Pellegrino, non pone giudizi, rimane sereno e distaccato. Racconta ciò che ha visto o udito, lasciando al lettore d’esprimere il suo giudizio e di vedere (o intuire) la Verità che vi è nascosta. Discreto perché tutto viene proposto, avvenimenti e persone, in una luce tenua e soffusa: non ci si vuole imporre all’ascoltatore (o al lettore), ma solo proporre, indurre e riflettere, emozionare, ma senza quei toni forti, disperati in cui noi occidentali amiamo compiacerci. Da noi chi non strilla (o si fa vedere a piangere o urlare in televisione) non viene notato. In Oriente vige il sussurro, il gesto allusivo, lo sguardo indicativo, il compiacere illusorio… Ambiguo, perché la verità non è mai detta nella sua pienezza e cruda realtà per buona o brutta che sia, ma sempre lasciata trapelare quel tanto che basta per capire che essa è profonda e impenetrabile, ha più sfaccettature, più modi di essere percepita e tutti un po’ veri. Perché la vita stessa dell’uomo è ambigua e il suo procedere mescola inevitabilmente bene e male, verità e menzogna, amore e risentimento.
Tipologia: Libro
Titolo: E venne il Giorno del Giudizio… Racconti del Vecchio Pellegrino
Autore: Granella Oriano
Editore: Paoline Edizioni
Prezzo: 24,00 € (Richiedi preventivo per numerosi prezzi)
Di Pagine: 176
Data: 2009
Collana: Immagini e parole
Disponibilità: Immediata
Oppure ordinali via fax al n° 0524.535424, specificando dati personali e n° di telefono, e sarai ricontattato.