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LARANDA oggi KARAMAN Sede di un emirato selgiuchide dal 1256 con il nome, ancora oggi conservato, di Karaman, questa città conobbe il suo massimo splendore in quell’epoca, sino al 1467 quando, assorbita dall’impero ottomano di Mehmet II perse prestigio e importanza. I suoi monumenti perciò sono legati all’epoca musulmana e non hanno un particolare interesse. Dell’epoca precedente, bizantina e romana, non resta quasi niente in città, mentre potrete trovare nei dintorni reperti interessanti, soprattutto memorie cristiane di epoche paleocristiana e bizantina. Ruderi di chiese, monasteri e altre simili costruzioni vi potranno apparire in luoghi diversi se avete la pazienza e la costanza di cercarli e non vi spaventerà percorrere un po’di strada impervie. In particolare noi vi segnaliamo le Bin Bir Kilise: nel cuore di una vallata: vi appariranno le rovine di numerose basiliche bizantine e resti di una città costituita quasi interamente da monaci.

Posta sull’importante strada che congiungeva Iconio con Seleucia d’Isauria (Silifke), Laranda, a 1122 mt d’altezza sul versante settentrionale del monte Tauro, fu una delle principali città della Licaonia.
 Laranda, a 1122 mt d’altezza sul versante settentrionale del monte Tauro, fu una delle principali città della Licaonia.  Essa subì una devastazione per opera di un luogotenente diAlessandro Magno, Perdicca († 321 a.C.) il quale così volle punire l’assassinio d’un governatore macedone. In epoca successiva Laranda passò sotto il dominio dei Seleucidi (280-189 a.C.) e degli Attalidi di Pergamo (189-133 a.C.). Nel secolo I a.C.Antipatro, tiranno della vicina Derbe (50-36 a.C. ca.), vi eresse una fortezza
eteria_pagina_12_immagine_0001 che passò in potere diAminta quando questi sconfìsse Antipatro (36 a.C.). In seguito il territorio di Laranda venne annesso alla provincia romana di Galazia-Cappadocia (I sec. a.C.) e, sottoAntonino Pio (137-161 d.C.), alla provincia di Cilicia. L’importanza della città che non conserva resti del suo passato greco-romano, è da riferire ai Turchi selgiuchidi e, propriamente, alla dinastia dei Karamanoğulları che vi si installarono nel XIII secolo. Furono costoro a scegliere come capitale del loro regno Laranda che da allora assunse il nome di Karaman dai suoi nuovi signori. Assai verosimilmente l’evangelizzazione di Laranda pare rimonti al periodo apostolico.
 Dagli Atti apprendiamo infatti che Paolo e Barnaba, « fuggirono nelle città della Licaonia, Listra e Derbe e nei dintorni  Dagli Atti apprendiamo infatti che Paolo e Barnaba, nel loro soggiorno a Iconio, temendo di essere lapidati « fuggirono nelle città della Licaonia, Listra e Derbe e nei dintorni, e là continuavano a predicare il Vangelo » (At 14,6-7). La vicinanza con Derbe (20 km ca.) avvalla questa supposizione. Un’indiretta conferma ci proviene dall’osservare come già nel secolo II a Laranda esistesse una comunità cristiana. Il suo vescovo Neone è ricordato per aver lasciato predicare nella sua Chiesa il laico Evelpisto (Eusebio, H.E., VI,19,18). Se si eccettua questa informazione e i nomi di altri tre vescovi l’ultimo dei quali fu Saba (sec. IX) nient’altro ci è tramandato della comunità cristiana di Laranda.

NOTE DI VIAGGIO

COME CI SI ARRIVA
Alla città di Karaman convergono la Konya-Silifke e la strada proveniente da Ulukışla sulla E5.

Distanze:
da Konya km 115
da Silifke km 150
da Ulukışla km 136

Provincia: Konya
Aeroporto: Adana

LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI
La Cittadella costruita nel XIII sec. dai selgiuchidi e successivamente restaurata.
La Araboğlu Camii, eretta nel 1374 dall’emiro della dinastia dei Karamanidi, ha un bel portale decorato.
La Medrese di Nafis e Sultan.

NELLE VICINANZE
* Bin Bir Kilise. Dalla cittadina di Karaman prendete la strada per Kılbasan, dopo questo centro proseguite per il villaggio di Maden Şehir: vi troverete al centro della valle di Bin Bir Kilise (le mille e una chiesa). Se avete voglia di camminare, potrete ammirare le rovine di numerose chiese bizantine disseminate in questa valle, luogo di insediamenti monastici del IX sec., sino all’invasione turca.