40 – Eumeneia (p269)

EUMENEIA oggi IŞIKLIQuesta Eumeneiaantica città, in altra epoca ricca e fiorente, è oggi in parte sepolta da frane staccatesi dalla vicina montagna, ai piedi della quale sorgeva. Il villaggio odierno di Işıklı copre il restante spazio rimasto libero dalle frane. Vi sono ben poche cose da visitare, ma il luogo e piacevole e ricco di fresche acque.

Città della Frigia Pacaziana, Eumeneia deve le sue origini al re di Pergamo Attalo II Filadelfo (157-138 a.C.) che le mise il nome del fratello e predecessore Eumene II.
 La presenza d’una comunità cristiana a Eumeneia è certa già nella seconda metà del II secolo.  Nell’intenzione di Attalo II, Eumeneia doveva contrastare l’influenza della vicina colonia di Peltai, posta sotto il dominio dei Seleucidi. Ricca e fiorente, essa—una volta annessa all’impero romano — apparteneva alle prime città della provincia e possedeva un proprio senato. La presenza di una comunità cristiana a Eumeneia è certa già nella seconda metà del II secolo. Allora, infatti, Trasea vescovo di questa Chiesa, figura tra i sottoscrittori di una lettera di Policrate di Efeso al papa Vittore (192), scritta a riguardo della data della Pasqua che opponeva le Chiese di Occidente e d’Egitto a quelle dell’Asia Minore (cfr. Eusebio, H.E., X, 24).Ancora nella seconda metà del II secolo va collocato il martirio, adApamea, di Gaio, Alessandro e compagni, originari di Eumeneia. Come riporta Eusebio costoro, incarcerati assieme ad altri cristiani appartenenti alla setta dei montanisti, rifiutarono di entrare in comunione con essi (H.E., V, 16,22).
 Eumeneia sembrerebbe essere stata la prima città cristiana. Sulla base statistica delle iscrizioni ritrovate tanto a Eumeneia che nei dintorni, si può ritenere che nel III secolo la popolazione cristiana della città dovesse costituire un gruppo assai numeroso e forse numericamente superiore a quello pagano. In ragione di ciò, Eumeneia sembrerebbe essere stata la prima città cristiana. Una indiretta conferma ci è offerta dallo storico Eusebio, che verso il 303 menziona una città della Frigia interamente cristiana (H.E., VIII,9). Il concorso dell’epigrafia e di questa notizia lascia supporre che si sia trattato proprio di Eumeneia. Per tutto il III secolo e sino agli inizi del IV la città prosperò. Ma a partire da questo tempo ebbe luogo un tracollo, attestato anche dall’assenza quasi totale di epigrafi, così abbondanti nel periodo precedente.
 La persecuzione di Diocleziano che, a quanto pare, rase al suolo la città. Questo mutamento repentino trova spiegazione nella persecuzione di Diocleziano che, a quanto pare, rase al suolo la città. Eusebio ce ne dà notizia nei termini che seguono: « Fu allora pure che i soldati assediarono una piccola città della Frigia abitata da cristiani e, gettatovi fuoco, bruciarono tutti gli assediati coi fanciulli e con le donne che invocavano l’aiuto del Dio dell’universo. Il pretesto fu che gli abitanti di quel luogo, il curatore stesso, i magistrati municipali, le autorità tutte e l’intera popolazione si erano dichiarati cristiani e non obbedirono in nessun modo all’ordine di sacrificare agli idoli » (H.E., VIII 11,1).
 Dopo il massacro avvenuto sotto Diocleziano, la storia di Eumeneia termina. Questa notizia è forse da connettere a quella fornitaci da Lattanzio: « Taluni » scrive il retore « si mostrarono follemente sconsiderati nel compiere stragi come quel tale che in Frigia appiccò il fuoco ai fedeli assieme al luogo della riunione » (Divinae Institutiones, 11). Dopo il massacro avvenuto sotto Diocleziano, la storia di Eumeneia termina. Non rimangono che alcuni nomi di vescovi, ma ormai sembra che la comunità cristiana colà residente abbia già vissuto il suo momento d’oro.

NOTE DI VIAGGIO
COME CI SI ARRIVA
Eumeneia, sorta sulle sponde di un affluente del Meandro, l’odierno Kufi Çay, si trova a 38 km da Dinar, l’antica Apamea, sulla strada per Uşak.

Distanze:
da Çivril km 20
da Dinar km 38
da Uşak km 80

Provincia: Denizli
Aeroporto: Antalya

LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI
I resti archeologici sono scarsi: qualche capitello e qualche colonna sparsi per il paese e alcune pietre utilizzate come mura di cinta delle case e come base di un minareto. Nella zona vi sono molte ricche sorgenti sopra le quali sono scavate nella roccia alcune nicchie di epoca ellenistica dedicate alle divinità fluviali.