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ERACLEA – HERACLEA DEL LATMOSQuestoEraclea luogo, una volta rifugio di anacoreti e monaci, per la sua natura selvaggia, conobbe una splendida storia cristiana, oggi testimoniata dalle rovine di alcuni monasteri sulle montagne circostanti. Una vostra visita comunque vi darà soddisfazione, se non per il valore dei monumenti che conserva la vecchia città (di epoca ellenistico-romana la più parte), almeno per l’incantevole paesaggio, dove si combina la pace del lago di Bafa con la rudezza rocciosa delle montagne circostanti.

Città della Caria, Eraclea ebbe originariamente il nome di Latmo, trovandosi alle pendici del monte così chiamato. Negli anni 498-494 a.C. essa figura tra le città componenti la federazione ionica che cercarono inutilmente di scrollarsi di dosso il dominio persiano.

eraclea1Entrata in possesso dei re di Alicarnasso fu forse uno di costoro, Mausolo a rifondarla con il nome di Eraclea. Entrata in possesso dei re di Alicarnasso (Bodrum) fu forse uno di costoro, Mausolo (377-353 a.C.) a rifondarla con il nome di Eraclea. Dopo la battaglia di Ipso (301 a.C.), pare sia divenuta capitale del piccolo regno dato a Plistarco, figlio di un generale di Alessandro Magno. Le mura che circondano la città per oltre 6 km—in eccellente stato di conservazione—costituiscono uno dei più begli esempi di fortificazione ellenistica risalenti a quest’epoca. Questo pare il periodo di maggior prosperità di Eraclea che agli inizi del II secolo batté moneta d’oro e d’argento.
Nella città era venerato l’eroe divinizzato Endimione, giovane di straordinaria bellezza del quale si mostrava la tomba. Secondo una leggenda, Giove gli fece dono di un sonno perpetuo. Nel Medio Evo la vita monastica trovò il suo posto naturale in questo ambiente che conserva tracce di numerosi conventi, chiese e cappelle. In epoca cristiana, il carattere isolato dell’ambiente circostante a Eraclea e le numerose gole e grotte sparse sul monte Latmo devono aver attirato assai presto degli eremiti. Anche nel Medio Evo la vita monastica trovò il suo posto naturale in quest’ambiente che conserva tracce di numerosi conventi, chiese e cappelle. A prescindere dalle testimonianze archeologiche sul passato cristiano di Eraclea, il primo vescovo della comunità locale è Aftoneto, partecipe al concilio di Efeso (431).

NOTE DI VIAGGIO
COME CI SI ARRIVA
Difficilmente segnata sulle mappe stradali, Eraclea si trova a sud di Efeso. 48 km dopo Söke per la strada di Milas. All’altezza del villaggio Çamiçi, si imbocca, deviando verso l’interno, una strada disagevole di 8 km che porta alle rovine di questa antica città.

Distanze:
da Bodrum km 107
da Efeso km 99

Provincia: Muğla
Aeroporto: İzmir

LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI
Le Mura che proteggevano la città, erette da Lisimaco intorno al 287 a.C. Ancora in buono stato, rappresentano uno dei migliori esempi di fortificazione ellenistica.
La Necropoli, che si estende sulla costa rocciosa e in parte sprofondata nel lago.
Rovine di monasteri bizantini, sparsi nella zona.

NELLE VICINANZE
Tempio di Zeus Euromos, piccolo gioiello del II sec d.C., che conserva ancora intatta una rilevante parte delle colonne sormontate da capitelli corinzi. Sparsi sulle colline circostanti vi sono pochi resti