48 – HATTUSA (p309)

HATTUSA oggi BOĞAZKÖYÈ difficile dire se convengaHattusa visitare prima il museo di Ankara, con gli splendidi reperti hittiti che contiene, e quindi Hattusa o viceversa. Sicuramente le due cose si completano mirabilmente e non potrete avere un’idea della splendida civiltà hittita se non vedrete entrambi. La zona di Hattusa comunque non mancherà di offrirvi un’immagine suggestiva di ciò che potevano essere le loro città. I vostri ricordi e le letture fatte vi aiuteranno a colmare eventuali lacune.

Sino alla fine del III millennio la zona centrale dell’Anatolia fu occupata da popolazioni di storia ignota ma non appartenenti al ceppo indoeuropeo. Si dicevano provenienti dal paese di Hatti.
 Sino alla fine del terzo millennio la zona centrale dell’Anatolia fu occupata dagli Hittiti.  Da qui il nome di Hittiti con il quale vennero designati tanto costoro quanto gli invasori indoeuropei che subentrarono nel loro territorio assumendone anche il nome. Perseguendo una politica di espansionismo, questi nuovi Hittiti, intorno al 1600 a.C. ca., giunsero a sottomettere Babilonia. Il successivo prevalere degli Hurriti (regno dei Mitanni) adombrò l’impero hittita che, con Suppiluliuma I (1380-1340?), recuperò l’antico prestigio. Entrati in conflitto con gli Egiziani, gli Hittiti li affrontarono nella famosa battaglia di Cades (1297 a.C?) con un risultato apparentemente favorevole agli Egiziani. Intorno al 1200, per cause non del tutto note ma legate prevalentemente alla espansione dei popoli del mare provenienti dall’Europa, l’impero hittita si ridimensionò fino a scomparire come potere storico, ma diede origine a diversi piccoli stati.
 Il successivo prevalere degli Hurriti adombrò l’impero hittita che, con Suppiluliuma I, recuperò l’antico prestigio. Uno di essi fu quel regno degli Hetei, corrispondente alla Siria o a una parte di essa, menzionato più volte nella Bibbia (cfr. Gs 1,4; Gdc 1,26; 1 Re 10,29; 2 Re 7,6; 2 Cr 1,17). Come leggiamo in Genesi 23 fu dall’hittita Efron che Abramo acquistò a Ebron una grotta dove seppellire Sara. La religione degli Hittiti è costituita da un miscuglio di vari elementi frutto dell’incontro tra la popolazione protohittita e i nu
eteria_pagina_25_immagine_0001ovi invasori indoeuropei.
Nel pantheon hittita in cui le divinità erano perlopiù personificazione fortemente antropomorfica di fenomeni naturali, emergeva Wurušemu, divinità solare che divenne anche la divinità ufficiale della corte di Hattusas. Il dio della vegetazione era Telepinu.Grande importanza era ascritta a Tešub, dio della tempesta.  Notevoli sono gli indizi di un influsso cultuale religioso degli Hittiti sugli Ebrei  Da un punto di vista rituale aveva un posto di rilievo il sacrificio, celebrato da sacerdoti e avente il duplice scopo di alimentare gli dèi e di espiare i peccati dei quali gli Hittiti mostrano un concetto rudimentale, identificandoli con le miserie umane e le malattie [1]. Notevoli sono gli indizi di un influsso cultuale-religioso degli Hittiti sugli Ebrei.
Il rituale dell’espiazione descritto in Levitico 16 in cui si carica un capro di tutti i peccati del popolo e lo si porta nel deserto, trova riscontro presso gli Hittiti che pure inviavano nel deserto un montone.  A partire dal tempo del re Hattusili I (1680 a.C. ca.), Hattusas o Boğazköy divenne capitale del regno e, poi, dell’impero hittita sino a che i popoli del mare non la distrussero Persino la stessa alleanza di Jahvè con Israele, da un punto di vista formale, ricorda l’alleanza dei re di Hattusas con i piccoli regni vassalli. Non mancano, inoltre, forti analogie tra taluni articoli del codice hittita e la legislazione mosaica del Pentateuco (cfr. Es 21,13.27; Dt 25,5-10; Lv 18,16-17). In rapporto alla storia di Hattusas ci è nota la sua distruzione a opera del re hittita Anitta che così sconfisse l’ultimo re della dinastia protohittita (1720 a.C. ca.).Apartire dal tempo del re Hattusili I (1680 a.C. ca.), Hattusas o Boğazköy divenne capitale del regno e, successivamente, dell’impero hittita (1460-1200 a.C. ca.) sino a che i popoli del mare non la distrussero (1200 a.C. ca.). In epoca posteriore la città venne occupata dai Frigi. I suoi cinque templi, architettonicamente simili, rimontano al periodo dell’impero come pure la porta reale e la cittadella (XIV-XIII a.C.) che però conobbe rimaneggiamenti in epoca frigia.

NOTE DI VIAGGIO

COME CI SI ARRIVA
All’ampia area occupata dall’antica Hattuşa si arriva percorrendo la strada che mette in comunicazione Yozgat con Çorum via Sungurlu

Distanze:
da Ankara km 206
da Çorum km 97

Provincia: Çorum
Aeroporto: Ankara

LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI
Le Fortificazioni, che per 7 km ca. s’inerpicano sfruttando le pendenze naturali. Pur risalendo al 1400-1200 a.C. sono in parte ben conservate.
* La magnifica Porta dei Leoni, così chiamata perché nei due stipi monolitici balzano le sculture di due leoni.
La Porta reale, un tempo fiancheggiata da due possenti torri e ornata da un rilievo rappresentante il Dio che protegge la città.
I 5 Templi, di cui non restano che le fondamenta e gli zoccoli. Il Grande Tempio è il più vasto e meglio conservato oggi conosciuto.
Vi sono poi il Bacino, la Cisterna, i Magazzini, gli Archivi e i magnifici rilievi rupestri, rappresentanti in gran parte le divinità.

FONTI STORICHE

LEGGI DI COMPORTAMENTO HITTITA
3 Se qualcuno colpisce un uomo libero o una donna libera e questo o questa muore, qualora sbagli la sua mano, colui deve fare ammenda per quello o per quella. Darà due persone, e il querelante lo lascerà libero.
8 Se qualcuno acceca uno schiavo e una schiava o gli fa cadere i denti, una volta si dava una mina d’argento, ora costui deve dare venti sicli d’argento, e il querelante lo lascerà libero.
10 Se qualcuno percuote un uomo da farlo ammalare, deve aver cura di lui. Deve dare al suo posto un altro uomo che lavori nella casa di quello fino alla sua guarigione. Quando è guarito, gli deve dare dieci sicli d’argento, e pagargli anche il medico. Se quello è uno schiavo, deve pagare due sicli d’argento.
17 Se qualcuno fa abortire una donna libera, se essa è al decimo mese, le deve dare dieci sicli d’argento, se al quinto mese, cinque sicli d’argento, e il querelante lo lascerà libero.
193 Se qualcuno ha una moglie e poi l’uomo muore, il fratello di lui sposa la vedova, quindi la sposa il padre di lui. Se poi muore anche il padre, la sposa un figlio del fratello, qualunque donna abbia presa. Non c’è punizione.
195 Se un uomo dorme con la moglie di suo fratello mentre suo fratello è in vita, questo è un delitto capitale. Se un uomo ha sposato una donna libera e poi dorme anche con la figlia di lei, questo è un delitto capitale…
(da Codice hittita, in Il profilo dell’Oriente Mediterraneo, di S. Moscati, Torino 1956)