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OLBA oggi UZUNCABURÇ Mentre salite da Silifke a Olba, non dimenticate di fermarvi lungo la strada (dopo 8 km) per visitare alcune splendide tombe, ben conservate, con rilievi e altri elementi scultorei ben lavorati. Olba (chiamata in epoca romana Diocesarea) si trova a circa 1000 mt di altezza, su una specie di altipiano, e offre alcuni resti di antichi monumenti di epoca ellenistico-romana di discreto interesse. Quasi nulla invece rimane dell’epoca bizantina se non rovine di alcune chiese.

Nell’antichità Olba costituì il centro d’uno stato sacerdotale i cui re e sacerdoti, i Teocridi, vantavano le loro origini da Aiace. Nel 41 d.C. la città cadde in mano ai Romani. La sua particolare posizione geografica un poco discosta dalle grandi strade come pure la sua altitudine (1100 mt a livello del mare) hanno certo contribuito alla buona conservazione dei resti di questa città.
 Nell’antichità Olba costituì il centro d’uno stato sacerdotale i cui re e sacerdoti, i Teocridi, vantavano le loro origini da Aiace. Della comunità cristiana esistente a Olba le prime testimonianze provengono da un’iscrizione posta all’esterno dell’abside d’una piccola chiesa vicina al teatro in cui si fa menzione del vescovo Giovanni che volle detta chiesa (II metà del IV secolo).

thumbs_eteria_pagina_28_immagine_0001Nello scritto su La vita e i miracoli di santa Tecla composto a Seleucia da un sacerdote scomunicato dal vescovo Basilio (444/448-468?) si narra della guarigione miracolosa d’un bimbo gravemente ammalato agli occhi e portato dalla sua nutrice al santuario di Tecla. Questa guarigione produsse grande gioia nella città di Olba e in particolare al padre del bimbo Pardamio e al nonno Anatolio che era vescovo (cfr. PG 85,575-577). Dopo queste informazioni la comunità cristiana di Olba ci è nota unicamente nella serie dei suoi vescovi, presenti ai momenti salienti della vita della Chiesa: Eusebio (381), Poplio o Publio (431), Diaferonzio (448-451), Paolo (458) e Teodoro (518) che fu deposto come monofìsita.

NOTE DI VIAGGIO

COME CI SI ARRIVA
A Silifke si prende una strada, oggi asfaltata, che, inerpicandosi sulle montagne del Tauro, dopo 31 km conduce al villaggio di Uzuncaburç.Distanze:
da Mersin km 123
da Silifke km 29Provincia: Mersin
Aeroporto:Adana

LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI
* Del Tempio di Zeus Olbio (III sec. a.C.), in stile corinzio, si possono osservare numerose colonne, ancora in piedi, e alcuni frammenti decorativi. Trasformato in epoca cristiana in basilica, conserva tratti di mura e l’abside.
Del Tempio di Tyche (I sec.) non restano che cinque colonne di granito sormontate da cinque capitelli corinzi.
Una Porta romana con tre archi.
Il Teatro della fine del II sec. d.C.
La Necropoli.
I resti di chiese bizantine e acquedotto nelle zone circostanti.